Solitamente si definisce: “Elaborazione del lutto”, ma quanto suona asettica, questa espressione, alle orecchie di chi ci è passato, e quanto vacua e vuota. Perché è un’espressione che non ci parla del dolore e della solitudine che si provano in quel momento, non ci parla del possibile senso di colpa, non ci dice dei tentativi[...]
Solitamente si definisce: “Elaborazione del lutto”, ma quanto suona asettica, questa espressione, alle orecchie di chi ci è passato, e quanto vacua e vuota. Perché è un’espressione che non ci parla del dolore e della solitudine che si provano in quel momento, non ci parla del possibile senso di colpa, non ci dice dei tentativi fatti per ricordare e allo stesso tempo dimenticare la persona che si è persa; non ci dice dei dubbi, dei “se”, delle paure, del precipitoso senso di spaesamento in chi rimane e sopravvive…